Nell’abbandono della forma, c’è Forma

Nell’abbandono della forma,

c’è forma.

 

Cosa ci vorrebbe per riconoscerlo con facilità, gioia e gloria?

 

Ogni volta in cui si fa un tentativo di abbandono, invece di togliere, si va ad aggiungere.

Si aggiunge un’idea di dover fare qualcosa per” e si solidifica un meccanismo.

 

Come sarebbe smettere di pensare a cosa si deve fare”
per seguire e scegliere ciò che si mostra che espande?

 

Come sarebbe vivere seguendo ciò che ti porta gioia e… smettere di pensare?

 

Ogni volta che usi il pensiero vai ad aprire le scatole del tuo schedario per prendere quello che ti serve, che pensi ti serva per…

Come immagine mi viene in mente, ad esempio, un negozio di ferramenta con tutte quelle centinaia di scatoline con dentro viti, bulloni e ogni altro bendidio. Tu vai, apri e prendi dalle scatoline ciò che credi ti serva.

 

E questo è il precostituito, il definito, il deciso, il concluso:

ti muovi da ciò che già conosci per creare qualcosa di diverso.

 

Secondo te, è possibile?

O stai semplicemente mischiando le carte nel mazzo
                                                            per iniziare una nuova partita?

 

 

 

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