Sentirti un po’ meno diversa

 

Vuoi sentirti un po’ meno diversa e allora annaspi cercando conferme.

E quando ti mettono in un calderone dicendoti “guarda, tu sei XY”, quasi quasi ti senti sollevata.

 

Ma serve davvero una definizione?

Quanto è importante per te essere inclusa da qualche parte, in qualche schema che ti classifica come X o Y?

Quando pensi nei termini di questa realtà lo è, a volte parecchio. Perché risponde a un senso di appartenenza che ci nutre. Ma se guardassi solo a te, avrebbe qualche significato oppure nessuno?

Questa è la mia domanda di oggi per te, sulla quale ti invito a riflettere.

 

👉Se pensi in termini di classificazioni tutto si rinchiude in piccole scatole entro le quali ti devi muovere per essere riconosciuta, accettata, amata.

👉Se non ti allinei in qualche misura agli schemi, rischi di essere comunque etichettata come quella strana.

 

E allora?

🌺Come sarebbe giocare con questa possibilità e girarla a tuo favore?

In soldoni, come sarebbe dare a Cesare quel che è di Cesare con leggerezza, sapendo che stai giocando al gioco che in quei dieci secondi la vita ti propone?

 

Sentirti un po' meno diversa è un punto di vista

 

E ora, per accompagnarti in questa riflessione, ti parlo di me perché mi è sempre molto più facile restituire un pensiero attraverso degli esempi.

Io mi sono sempre percepita diversa e, nel corso degli anni, più volte mi è successo di parlare con persone “etichettate” in qualche misura e, nei loro racconti, riconoscevo dei movimenti del tutto naturali che facevano parte anche del mio vissuto.

Quindi:

▶️ Se ti accadono cose non comprensibili per una realtà dove tutto deve essere definito e se per qualche meccanismo finisci sotto le grinfie di qualcuno, immediatamente ti incasellano.

Questa realtà non riesce a riconoscere qualcosa che non è lineare. 🫣

Conscia di questo, non mi sono mai allineata alle varie etichette che mi si potevano appioppare. Ho sempre fatto la mia vita facendo finta di nulla e cercando di essere di contributo per le persone che invece erano cadute nella trappola.

 

Rifiutare o evitare di sentirti un po' diversa

 

A un certo punto però mi sono resa conto che quel “fare finta di nulla” era dove mi incastravo: non mi intrappolavo nelle etichette ma nel fare finta che quegli schemi non toccassero in qualche modo la mia vita.

Come? Semplicemente, mi impedivano di essere me stessa perché

🔅il “fare finta di nulla” presuppone un evitamento che ti impedisce di mostrarti, di essere te stessa fino in fondo.

Nel Sapere che quelle etichette non hanno senso di esistere, c’era il giudizio sui meccanismi di questa realtà e c’era una me che glissava, col conseguente disagio.

E ora ti do la notizia! Sicuramente già lo sai ma te lo ripeto.

✨❤️✨Per creare la tua realtà occorre mettere le mani in pasta, serve affondare te stessa nel fango e nella melmosità di una materia densa, vischiosa, a volte pesante.

Occorre riconoscersi nell’etichetta che non riconosci perché Sai che non ha senso di esistere. 😂

E questo ti dà la libertà di viverti senza evitamenti. E di relazionarti nel mondo con leggerezza, girando a tuo vantaggio quello che si presenta.

Quindi:

👉allinearti ti schiaccia e produce disagio,

👉non allinearti ti schiaccia a un livello molto più sottile, a volte invisibile, e produce disagio,

👉essere disposta a mettere le mani in pasta per allinearti nonostante tu sappia del non senso, ti fa superare il giudizio e ti permette di giocare.

Cosa è più leggero per te? C’è bisogno di forza? Di coraggio? Come sarebbe se servisse solo

❤️l’amore per te stessa?❤️

 

Guardare i luoghi in cui ti sei incastrata per portare leggerezza nella tua vita è uno dei pezzi del mio percorso “Valorizza i tuoi doni” per passare da sbagliata a talento.

💎Se sei pronta a fare un triplo salto carpiato nel tuo mondo attraverso il mio percorso, sono aperte le iscrizioni!

Contattami per fissare una call informativa. Sarà una Gioia per me incontrarti. 😍