Il potere della domanda

A cosa serve fare una domanda? Perché facendo domande si entra nelle possibilità?

 

Qualsiasi pensiero, immaginazione, obiettivo, nasce sulla caterva di punti che intercorrono nella nostra forma pensiero a tracciare una linearità. Ciascuna volta in cui esprimiamo un desiderio da un punto di vista lineare stiamo cercando di creare un futuro secondo parametri già conosciuti. Anche il mondo delle ipotesi possibili sorge dalla fila di pensieri in posizione sull’argomento. Prevedendo una serie di possibilità, di fatto, stiamo marcando un territorio entro il quale si può mostrare ciò che desideriamo creare.

E tutto quello che non è prevedibile, immaginabile? Dove sono le infinite possibilità quando diamo già delle risposte, quando siamo nella rosa delle prevedibilità?

La domanda aperta permette di uscire dall’incantesimo, di uscire dal funzionare come è sempre stato. La domanda aperta si muove come onda che si propaga, va oltre la linearità, va al di là di ciò che conosciamo e di ciò che abbiamo in posizione.

La domanda ci apre alle percezioni, la domanda porta ad attivare la nostra percezione del suono, della vibrazione. È quel luogo nel quale nulla è solido, è fisso

E come sarebbe creare qualcosa di totalmente diverso, di sconosciuto, che va oltre questa realtà? E come sarebbe se attraverso di questo potessimo creare veramente la realtà come la desideriamo?

Difficile? Strano? Metafisico? Illusorio? E come sarebbe se fosse talmente facile da sfuggire alla comprensione? Sei disposto a riconoscere che sei tu a creare la tua vita? E se lo riconosci, cosa ti impedisce di creare qualcosa di nuovo?

Come sarebbe smettere di entrare  nell’universo degli altri e cominciare a creare il tuo?

Quale energia, spazio e consapevolezza possiamo essere il mio corpo e io affinché questo si mostri?

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